L'altro giorno mentre lavoravo mi è venuto questo schizzo veloce di Dylan Dog....sono molto legato a questo personaggio, è grazie a lui che ho deciso da bambino ( avevo 7-8 anni ) che da grande avrei voluto fare il disegnatore di fumetti...in qualche modo ci sono riuscito..
Riguardando le copertine di alcuni vecchi numeri o sentendo l'odore della carta ingiallita mi tornano alla mente quei momenti di infanzia ed è un effetto stranissimo, curioso come pure il fumetto possa risvegliare ricordi e situazioni un pò come fa la musica..
Dylan è sempre Dylan. Mi chiedo se tra 30 anni sarà il Tex dei nostri tempi.
RispondiEliminaMa c'è una cosa che mi ha fatto davvero pisciare del post di New York: l'entrata in convention alla Diabolik!
Anche Marco Lupoi l'ha raccontata nel blog!
Pare che l'italian job sia proprio nel nostro sangue!
Fighissimo.
Grande Denis!
Ciao
Fab
ho cambiato l'indirizzo del blog ^_^
RispondiEliminawww.natasciaraffio.ilcannocchiale.it
Mi piace questa tua versione triste di Dylan Dog!!
RispondiEliminaA me piacerebbe vedere un numero di Dylan disegnato da te.
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bello questo Dylan Dog, anche io, nonostantre adesso non lo legga più, devo molto a questo personaggio, che tanto ho amato da giovane. Magari un giorno mi proporrò alla Bonelli per disegnarne un numero, sarebbe una bella esperienza, è un personaggio stupendo che avrebbe bisogno di nuove energie....
RispondiEliminaciao
Anche per me Dylan Dog ha avuto lo stesso ruolo. Io di anni ne avevo 11 quando ho comprato il mio primo albo (il n.8: Il ritorno del mostro)e da allora mi sono messo in testa di disegnare fumetti...
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